
La competizione nel settore dell’Alta Velocità ferroviaria in Italia: gli attuali limiti infrastrutturali e regolatori e i potenziali benefici socioeconomici derivanti dall’ingresso di un terzo operatore
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Il secondo articolo, del Prof. O. Baccelli del GREEN – Centre for research in Geography, Resources, Environment, Energy and Networks dell’Università Bocconi , analizza le criticità che ostacolano lo sviluppo della concorrenza nell’alta velocità ferroviaria italiana, in un contesto segnato da saturazione infrastrutturale, rigidità regolatorie e un assetto di mercato dominato dal duopolio Trenitalia–Italo. Alla luce dell’interesse di SNCF Voyages Italia a entrare nel mercato dal 2027, il contributo evidenzia i colli di bottiglia sulla rete, confronta l’esperienza italiana con i casi più dinamici di Spagna e Francia e valuta i potenziali benefici derivanti da un terzo operatore: riduzione dei prezzi, incremento della domanda, maggiore differenziazione dell’offerta e rilevanti vantaggi ambientali. Attraverso una stima costi-benefici, lo studio mostra come l’ingresso di nuovi player possa generare oltre 480 milioni di euro annui di benefici socio-economici, valorizzare gli investimenti pubblici e promuovere un utilizzo più efficiente della rete AV.
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